Costa Smeralda 2.0, la smart destination del futuro

Agosto 19, 2020

Nasce il progetto “Costa Smeralda 2.0”, ambizioso disegno all’insegna della sostenibilità e del potenziamento dei servizi, che punta a fare della Costa Smeralda una smart destination.

Mario Ferraro, vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda, per proiettare la Costa verso il futuro e adeguarla al mondo che evolve, si ispira alla lungimirante visione del creatore della Costa Smeralda Karim Aga Khan, che circa 50 anni fa gettò le prime basi per la realizzazione del suo progetto, che attuò passo dopo passo. Allo stesso modo, Ferraro, che già nel 2017 pubblicò la vision del progetto, ha elaborato il processo di evoluzione a piccoli step.

Già a partire dallo scorso inverno, sono stati realizzati i primi interventi, tra i quali l’ampliamento e la creazione di nuovi spazi verdi in perfetta sintonia con la flora endemica; la costruzione di importanti arterie pedonali, una delle quali a Romazzino, dove sono stati inaugurati 600 metri di pista pedonale; e il potenziamento delle prestazioni sanitarie che garantiscano una sicura fruizione dei servizi.

Punto di forza per la realizzazione del progetto Costa Smeralda 2.0 sono le sinergie tra gli attori dei diversi comparti, sia pubblici che privati, che collaborano all’insegna dell’obiettivo di sviluppo dell’area, condividendo risorse e know-how.

Uno dei principi del disegno di Ferraro è l’adeguamento agli standard richiesti dalle smart destination, attraverso il potenziamento delle strutture e la vivibilità dell’area. A questo fine, la parola chiave è sostenibilità, sia a livello economico che ambientale, prevenendo il turismo di massa e garantendo una migliore accessibilità, velocità ed esclusività, per garantire una alta qualità dell’esperienza per i turisti e un altrettanto alta qualità di vita per i residenti.

La sostenibilità economica consiste in un potenziamento delle capacità finanziarie a favore del consorzio, per generare nuove risorse e investire nell’evoluzione della destinazione.

La trasformazione della Costa Smeralda in una smart destination è un’attività strategica che richiede grandi risorse e un totale cambio di paradigma del management turistico che possa garantire un armonico bilanciamento tra benessere, sostenibilità e competitività della destinazione.

A questo proposito, Ferraro, nell’intervista rilasciata per il “CS Journal” elenca alcuni punti principali: il potenziamento del destination marketing targettizzato, nuove attività di business e la creazione di valore, finalizzati all’aumento del valore immobiliare e il prestigio nel nome e del marchio Costa Smeralda.

I benefici non sono solo a livello turistico ma si espandono con un eco ben più ampio, dando merito al Consorzio, “gestore e custode di un patrimonio naturale senza pari” (Mario Ferraro).

 

M.C.

Bibliografia: